Grazie Sinisa

All’età di 53 anni si è spento nella clinica Paideia a Roma Sinisa Mihajlović. Il serbo soffriva dal 2016 di una forma acuta di leucemia.

Da calciatore esordì nel 1988 nel club serbo, Vojvodina. Nel 1990 ebbe la svolta della carriera, passò alla Stella Rossa dove vinse la Coppa dei Campioni.

Da qui si fece notare dal calcio italiano, infatti nel 1992 fu acquistato dalla Roma e nella società giallorossa collezionò 54 presenze ed 1 goal.

Dopo 2 stagioni si trasferì in prestito alla Sampdoria per passare a titolo definitivo ai blucerchiati l’anno successivo. A Genova venne ricordato come lo specialista delle punizioni.

L’apice della carriera lo raggiunse alla Lazio. Nel club biancolceleste trascorse 6 anni (1998-2004) dove vinse 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA, 1 campionato italiano, 2 Supercoppe italiane e 2 Coppe Italia.

Nel 2004 al 2006 giocò per l’Inter di Moratti; a Milano vinse 1 campionato italiano e 2 Coppe Italia.

Nel luglio del 2006 iniziò la sua carriera vice di Roberto Mancini sulla panchina dei nerazzurri ed arrivarono i primi successi: 2 campionati italiani e 2 Supercoppe italiana.

Nel 2008 divenne tecnico del Bologna e l’8 dicembre 2009 mister del Catania.

Il 3 giugno 2010 diventò allenatore della Fiorentina e nel 2012 decise di fare un’esperienza sulla panchina della nazionale della Serbia.

Nella stagione 2014-2015 Mihajlović venne scelto dalla Sampdoria dove ottenne prima la salvezza e l’anno seguente per gran parte del campionato rimase nella cosiddetta zona Champions.

Il 16 giugno 2015 ebbe la svolta di carriera, Berlusconi lo chiamò a guidare il suo Milan. Nella società rossonera ebbe l’intuizione di far esordire l’attuale portiere della nazionale italiana, Gianluigi Donnarumma.

Nel 2016 venne ufficializzato come nuovo tecnico del Torino. Con il club granata trascorse 2 stagioni e nel giugno del 2018 venne scelto dallo Sporting Lisbona. 

Il 28 gennaio 2019 ritornò a Bologna. Dopo 3 stagioni con i rossoblù, il 6 settembre 2022 dovette lasciare definitivamente la panchina per lottare nella partita più difficile e complicata della sua vita.

Lo ricorderemo non solo come un grande campione ma anche come un grande uomo testimone di importanti valori, coraggio e forza di volontà!

Grazie Sinisa 

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